Io manco so chi è Bruno Lauzi, ma deve essere uno che sa il fatto suo. Ha scritto questa canzone qui che io ascolto seduta in ginocchio, per terra, davanti la radio di nonna e nonno. Mi rigiro tra le mani le cassette chiuse in una scatola di scarpe ed alla fine scelgo sempre questa, ha la scritta "Daiana" su di un lato, a pennarello. "Metti quella che ci sta tua madre che presenta le canzoni alla radio...", mia nonna ha uno strano modo di esternare il suo orgoglio familiare, di solito lo fa di spalle, in piedi, davanti ai fornelli. Forse perché è sempre lì. Infilo la cassetta e premo il primo pulsante a sinistra come mi ha insegnato nonno, ci stanno quei 4/5 secondi di silenzio dove a me tutto sembra galleggiare nell'aria. Persino mia nonna mi pare più leggera. Le cose tutt'intorno ricominciano ad avere il loro peso quando riconosco "quella" voce, è più giovanile, è più squillante, è la voce guida. Non so ancora che sarà ciò che cercherò sempre quando sarò triste, nella mia vita.
Ero in libreria che giravo tra gli scaffali di libri per bambini e l'occhio mi è cascato su di una copertina, c'era scritto "Virgola". Una parola è stata capace di riaprire un cassetto della mia memoria ormai chiuso da chissà quanto tempo. E lo capite quanto sono belli i ricordi?! Loro sono lì, fanno finta di esser stati dimenticati, quando in realtà si auto custodiscono in quel labirintico posto che è la nostra memoria. Quando uno di loro "risbuca" fuori io mi sento un pò più ricca, un pò più salda, un pò più felice.
Ero in libreria che giravo tra gli scaffali di libri per bambini e l'occhio mi è cascato su di una copertina, c'era scritto "Virgola". Una parola è stata capace di riaprire un cassetto della mia memoria ormai chiuso da chissà quanto tempo. E lo capite quanto sono belli i ricordi?! Loro sono lì, fanno finta di esser stati dimenticati, quando in realtà si auto custodiscono in quel labirintico posto che è la nostra memoria. Quando uno di loro "risbuca" fuori io mi sento un pò più ricca, un pò più salda, un pò più felice.